mba di Iacopo IIA sinistra dell’ingresso della Chiesa degli Eremitani si trova la tomba di Iacopo II da Carrara, che fu assassinato nel 1350 da Guglielmo, figlio naturale di Jacopo il Vecchio. Proveniente della demolita chiesa di Sant’ Agostino (1820), essa fu realizzata nel 1345 dallo scultore veneziano Andriolo de Santi e dai suoi collaboratori. Al di sotto di un arco ogivale è presente il sarcofago, scolpito in maniera molto ricca. Sulla base mistilinea si notano cinque figure disposte all’interno di nicchie a conchiglia: al centro la Madonna con il Bambino, mentre agli angoli quattro Angeli Cerofari. Nella parte superiore sono disposti simmetricamente quattro Angeli Oranti a mezzo busto con ali aperte e le mani giunte in preghiera. Sopra il coperchio del sarcofago è posto il gisant del defunto, scolpito con efficace realismo.
Il tutto è sorretto da mensoloni con decorazioni vegetali che racchiudono un’iscrizione dettata dal Petrarca formata da otto distici elegiaci latini. L’arco ogivale, sostenuto da due colonne in marmo rosa, è decorato da statue di santi all’interno di nicchie. La parte frontale rappresenta l’Annunciazione: a sinistra Gabriele porta l’annuncio, mentre la Vergine si ritrae verso destra in un gesto di stupore; a destra invece Pietro osserva dall’alto, mentre Giacomo poggia saldamente sul bastone da pellegrino e mette in mostra un libro. Sul frontale ci sono inoltre dei busti di angeli all’interno di tondi, mentre il sottarco è decorato da busti di profeti e dal Redentore benedicente al vertice. La sacrestiaLa sacrestia nuova, eretta nel 1416 e dedicata a San Giovanni Battista, è una struttura direttamente annessa alla chiesa attraverso un vestibolo. Vi sono conservate alcune opere d’arte di pregio, tra cui si ricordano Cristo e la Samaritana, Cristo e l’adultera, le Nozze di Cana e un Davide di Pietro Ricchi; san Giovanni Battista di Guido Reni; Madonna con santi di Ludovico Fiumicelli; Madonna con Gesù bambino di Altichiero da Zevio e la lastra tombale di Paolo Veneto, teologo. Tuttora coincide con la cappella feriale, ossia quello spazio in cui si celebrano le messe con un minore afflusso di fedeli. Nella sacrestia vera e propria, invece, si conservano gli abiti e i libri liturgici oltre che le reliquie negli appositi reliquiari.
Madonna con bambinoArchitetturaINTERNOL’interno è costituito da una navata unica, coperto da un soffitto a carena, originariamente opera di Fra’ Giovanni degli Eremitani. Le pareti sono decorate da un motivo dipinto a strisce di tre colori, bianche, rosse e gialle, che imitano dei filari in mattoni. A destra e a sinistra dell’ingresso si conservano i due monumenti funebri di Ubertino e Jacopo II da Carrara, entrambi signori della Padova trecentesca. Proseguendo a sinistra troviamo il mausoleo dell’umanista Marco Mantova Benavides, mentre a destra si incontrano gli ingressi per le quattro cappelle laterali, che sono in ordine: la cappella Cortellieri, quella di sant’Antonio da Padova, la cappella del Crocifisso, e infine quella di san Giuseppe. Preceduta da un’anti cappella, sul lato est si accede attraverso un arco a tutto sesto alla cappella Ovetari. Costituita da un’area quadrangolare e da un abside pentagonale, è celebre per il ciclo di affreschi che vi sono all’interno, realizzati da Andrea Mantegna tra il 1448 e il 1457. La zona absidale è separata dalla navata da tre archi, di cui quelli che immettono alle laterali sono a pieno da sesto di diametro minore e a un’altezza inferiore.
L’arco di trionfo che introduce al presbiterio è, invece, ad arco leggermente acuto. Le due cappelle laterali sono la cappella Sanguinacci e la cappella Dotto. La Cappella Maggiore, formata da un presbiterio quadrato coperto a crociera e da un abside con volta a ombrello, è decorata da un ciclo di affreschi di Guariento, realizzati tra il 1361 e il 1365, che illustrano le Storie di San Filippo e Sant’Agostino.
Sul lato ovest si trovano due portali, quello più a nord permette di andare in un vestibolo che conduce a destra alla cappella feriale e a sinistra alla sagrestia, l’altro, invece, permette di andare nel chiostro minore.Zona AbsidaleCappella Maggiore